2400 anni in una passeggiata
Ancona è la città capoluogo della Regione Marche e convive da secoli in simbiosi con il suo porto che è stato, fin dalla sua nascita, il centro vitale e propulsore del commercio, della cultura e della religione.
La città che conserva nella sua struttura urbanistica e soprattutto nel nome le tracce delle antiche origini greche: Ankòn infatti, che in greco vuol dire gomito, è un chiaro riferimento al suo caratteristico territorio che si protende verso il mare.
Anche il Monte Conero, il promontorio che interrompe la costa adriatica bassa e sabbiosa e che protegge il porto a sud, deriva il suo nome da komaros, il nome greco del corbezzolo, una pianta dai frutti rossi particolarmente nutrienti e diffusa in tutta l'area.
Questo promontorio importantissimo fin dal periodo dall'Età del Ferro è stato adeguatamente utilizzato anche dai Greci che hanno fondato appunto una colonia greca proprio ad Ancona nel IV secolo a.C., circa 2400 anni fa.
La storia millenaria del capoluogo comincia proprio dalla fondazione greca, anche se il territorio era già frequentato dai Piceni. Infine, entrata nell'orbita romana diventa una colonia rilevante grazie all'Imperatore Traiano nel 115 d.C.
Ancona va ammirata dal suo porto: da lì si può scorgere la sua peculiare forma con la bellissima cattedrale medievale che si erge maestosa sul Colle Guasco, ed è un notevole punto di riferimento per chiunque riesce a scorgerla non appena giunge in città.
La città pur essendo la città più importante della Marca di Ancona (uno dei tre territori che hanno dato vita alle Marche) incarna perfettamente l'autonomia e l'indipendenza tipiche di ogni città della Regione. Infatti, Ancona, in passato, non è mai stata il centro politico della regione: forse è più corretto definirla un capoluogo geografico. Essendo la città più rilevante e più popolosa è diventata solo successivamente capoluogo di regione.
L'Arco di Traiano, i magazzini romani e le mura medievali di Ancona
L'area del porto è stata recentemente riqualificata, e molto si dovrà fare ancora in futuro. Ed è proprio passeggiando lungo tutta l'ansa portuale - dal Lungomare Vanvitelli al Molo Sud caratterizzato dall'imponente Mole Vanvitelliana - che si possono cogliere pienamente le molteplici sfaccettature della città.
Nell'area del Porto Antico sicuramente il monumento più significativo è l'Arco di Traiano, fatto costruire per volere dell'Imperatore nel 115 d.C. come ricordo delle sue campagne in Dacia (l'odierna Romania).
L'arco, realizzato in pietra d'Istria da Apollodoro di Damasco, l'architetto di fiducia dell'Imperatore, è un monumento onorario ed era coronato dalle statue di Traiano, di sua moglie Plotina e di sua sorella Marciana.
Infatti, nella parte superiore dell'arco, oltre ai loro nomi compare anche un'iscrizione in cui Ancona viene celebrata come importante via d'accesso lungo la costa adriatica, e come porto fondamentale scelto da Traiano per la sua flotta durante le campagne per la conquista della Dacia.
Proprio per tale ragione troviamo la raffigurazione dell'Arco di Traiano e dell'antico Tempio di Venere su una scena della celebre Colonna Traiana a Roma.
Dal 1999 al 2002, sul Lungomare Vanvitelli, sono state messe in luce anche i resti archeologici dei Magazzini del Porto: si tratta di un'insieme di antichi vani sfalsati su due piani, che formano una struttura rettangolare perpendicolare alla costa. Erano delle strutture utilizzate per lo stoccaggio delle merci o per la costruzione e la riparazione delle navi. Sono risalenti al periodo augusteo e grazie alla ricostruzione visibile in loco si può avere un'idea più precisa di come doveva apparire il porto in epoca romana.
L'area del porto antica conserva anche interessanti tracce medievali, come le mura e diverse portelle tra cui la Porta della Dogana, la Portella Palunci o la Portella della Loggia. Queste sono solo alcuni degli antichi accessi visibili, ma in passato erano molto più numerose. Al contrario di quanto si pensa non erano dei facili accessi alla città, in quanto sprovviste di molo, quindi il mare batteva direttamente sulle mura e sulle portelle. Accanto ai resti delle mura medievali sorge anche la cosiddetta Casa del Capitano del Porto, un edificio risalente al XIII secolo realizzato in pietra del Conero con pregevoli fregi. Non si sa esattamente quale fosse la sua funzione nel medioevo, sicuramente era un edificio molto rilevante, ma assai improbabile che fosse la sede del capitano poiché la carica era ricoperta da tre consiglieri.
La Chiesa di Santa Maria e la Loggia dei Mercanti
Continuando la passeggiata dirigendosi verso il centro città ci si imbatte in altri monumenti significativi di Ancona come l'elegante Chiesa di Santa Maria della Piazza.
La sua monumentale facciata romanica racconta di un glorioso periodo medievale quando la città di Ancona era profondamente legata al suo porto ed era affollata da mercanti provenienti da ogni parte d'Italia, dal nord Europa e dall'Oriente.
Molto probabilmente è stata la prima cattedrale della città dedicata a Santo Stefano. L'interno ha una struttura a tre navate, come si può percepire dalla facciata esterna decorata con archetti ciechi e realizzata parte in pietra del Conero e parte in mattoni. Stupendo il portale con ricche decorazioni che raccontano la storia della salvezza dell'uomo riportando la data di completamento della facciata: il lontano 1210. Attraversando il portale ed entrando si può scendere una piccola scalinata, e al di sotto del pavimento si possono ammirare degli splendidi mosaici che raccontano una storia ancora più antica, quella di una chiesa paleocristiana risalente al IV e VI secolo d.C., sulla quale è stato poi ricostruito l'attuale edificio medievale nel XIII secolo.
Ci si potrebbe perdere ad ammirare i vari rilievi e le ricche decorazioni geometriche che decorano la facciata, ma proseguendo lungo la via si incontra la Loggia dei Mercanti realizzata dall'architetto Giorgio di Matteo da Sebenico, un capomastro croato che interpreta in maniera elegante il Rinascimento: uno stile chiaramente diverso da quello toscano e per questo definito "Rinascimento adriatico".
Sulla facciata dell'edificio costruito alla metà del XV secolo sono raffigurate le statue delle virtù richieste ai mercanti cristiani: la Fede, la Speranza, la Fortezza e la Carità, mentre al centro è raffigurato lo stemma della città di Ancona.
Si può proseguire la passeggiata verso il centro città e continuare in direzione di Porta Pia, un accesso alla città costruito nel XVIII secolo e giungere fino alla Mole Vanvitelliana, oppure si può fiancheggiare l'Arco di Traiano, e l'area dei Cantieri Navali, dirigendosi verso l'Arco Clementino e la Fontana dei due soli e proseguire fino alla lanterna respirando la brezza marina.
Non resta che scegliere la direzione da prendere, ma intanto che ne dite di fare un tour virtuale del Porto Antico?
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crafts your Essay (giovedì, 19 ottobre 2017 08:25)
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